VIAREGGIO, Lucca (Reuters) - Un vagone-cisterna carico di Gpl che faceva parte di un treno merci è deragliato a causa del cedimento di un carrello ed è esploso nei pressi della stazione di Viareggio poco prima della mezzanotte, investendo le case vicine e provocando finora almeno 14 morti.
Lo riferisce la Protezione civile, spiegando che il cadavere di una donna è stato trovato nel tardo pomeriggio sotto le macerie di uno degli edifici crollati, facendo dunque salire di un'unità il bilancio delle vittime precedentemente fissato dal premier Silvio Berlusconi a 13, mentre risultano ancora esserci tre dispersi.
Durante una conferenza stampa a Viareggio, Berlusconi ha spiegato che "si pensa che il passaggio di un motorino, una scintilla della candela di un motorino abbia provocato l'esplosione", dopo che il treno si è fermato ed è iniziata la fuoriuscita di gas.
Dei circa 30 feriti -- ricoverati a Viareggio, Cesena, Parma, Firenza, Roma, Torino e Milano -- alcuni sono in condizioni "veramente gravi", ha aggiunto Berlusconi, spiegando che uno ha ustioni su oltre l'80% del corpo "e diversi oltre il 70%", aggiungendo che ci "sono circa 1.000 sfollati, tutti sistemati negli alberghi".
L'incidente, secondo le prime ricostruzioni, è stato provocato dal cedimento del carrello di uno dei primi carri-cisterna del treno. Due palazzine sono state completamente distrutte dall'esplosione del vagone, mentre altre cinque hanno riportati gravi danni per l'onda d'urto.
econdo quanto riferito dal premier Silvio Berlusconi, le vittime dell'esplosione della scorsa notte alla stazione di Viareggio sono tredici, quattro i dispersi. Sul numero di persone morte e ferite c'è ancora grande confusione. Secondo i dati resi noti dal sindaco della città Luca Lunardini, riferiti dall'Agi, è salito a 16 il numero dei morti. I feriti sono 36, di cui 14 gravissimi; cinque le persone che risultano ancora disperse. Sempre secondo i dati forniti dal sindaco di Viareggio sono state evacuate precauzionalmente in tutto 1.115 persone, anche se gli sfollati veri e propri sono circa 300. Il Comune ha disposto un numero verde (800732911) per informazioni relative all'incidente ferroviario.
La Regione chiede lo stato di calamità
Intanto la Regione Toscana ha chiesto lo stato di calamità. Il presidente, Claudio Martini, ha spiegato che la Regione sta definendo la delibera in modo che il Governo possa discuterla nel prossimo Consiglio dei ministri. «Ora - ha aggiunto Martini - dobbiamo capire se sono state rispettate le norme di sicurezza e se la rete dei controlli su queste norme è stata efficiente. Se così fosse, dobbiamo ragionare sulla necessità di modificarle per garantire sempre la sicurezza. Ma per ora siamo soltanto nel campo delle ipotesi e dobbiamo aspettare l'esito delle inchieste».
Secondo il procuratore generale della Toscana Beniamino Deidda «l'incidente avvenuto a Viareggio non è frutto del caso, ma di precise azioni od omissioni che saranno attentamente vagliate e correttamente individuate». Deidda che ha parlato a lungo con il procuratore di Lucca Aldo Cicala, coordinatore dell'inchiesta insieme al sostituto lucchese Giuseppe Amodeo, ha poi aggiunto che «per ora gli inquirenti non sono in grado di indicare con precisione la causa specifica dell'incidente. Si stanno vagliando delle ipotesi sul deragliamento, come quella del cedimento strutturale di uno dei carri, ma al momento nessuna viene esclusa, tranne chiaramente e recisamente quella di un attentato». Deidda ha confermato che al momento l'inchiesta, aperta per disastro ferroviario, omicidio colposo plurimo e incendio colposo, è contro ignoti. Tra gli atti disposti subito dalla procura di Lucca il sequestro del convoglio interessato dall'incidente.
Isoccorsi
Tra le macerie degli edifici crollati, i soccorritori sono ancora a lavoro. Il raggio di zione dell'esplosione è di trecento metri. Secondo quanto riferito dai Vigili del Fuoco le palazzine crollate sono cinque, ma gli edifici danneggiati potrebbero essere di più. L'accesso alla zona interessata dall'incidente è ancora bloccato dalle forze dell'ordine, perché sono in corso le operazioni di svuotamento delle altre cisterne cariche di gpl: lo scopo è quello di scongiurare il rischio di nuove esplosioni.
La dinamica dell'incidente
L'incidente è avvenuto nei pressi della stazione della città intorno alla mezzanotte: un treno merci è deragliato in stazione e sono esplose due cisterne cariche di gas. Dalle Ferrovie dello Stato si è appreso che sono cinque i vagoni deragliati, mentre secondo le forze dell'ordine e il presidente della Provincia di Lucca Stefano Baccelli, sarebbe stato il cedimento strutturale dei vagoni a causare il deragliamento. È stata esclusa l'ipotesi, invece, di uno scontro tra treni, come paventato in un primo momento dalla prefettura di Lucca. I due macchinisti, le cui condizioni non sono gravi, hanno raccontato che il convoglio stava procedendo a 90 chilometri orari e che il limite era 100. Il treno deragliato è un convoglio merci, composto da 14 vagoni e proveniva da La Spezia in direzione Pisa. I vagoni merci sono uno polacco e tredici tedeschi, mentre locomotiva è di Trenitalia. Le esplosioni sono state due o tre in successione. Il presidente delle Ferrovie dello Stato Innocenzo Cipolletta, l'amministratore delegato Mauro Moretti e tutto il Gruppo FS, in un comunicato, hanno espresso il cordoglio per le vittime dell'incidente avvenuto la scorsa notte a Viareggio. «Le Ferrovie dello Stato - si legge nel comunicato - sono vicine alle famiglie colpite da questa gravissima sciagura e si impegnano a concludere nel più breve tempo possibile le due inchieste tecniche già avviate, una da parte di Trenitalia e l'altra dal gestore dell'infrastruttura, Rete Ferroviaria Italiana, assicurando tutto il supporto necessario, per quanto di propria competenza, alle altre commissioni di inchiesta istituite».
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